lunedì 6 novembre 2023

L'Italia accelera nel mobility sharing, ma l'Europa va più veloce! | Articolo per blogger.com

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L'articolo, dal titolo "L'Italia accelera nel mobility sharing, ma l'Europa va più veloce!" intende offrire una panoramica sull'evoluzione del mobility sharing in Italia e restituire un confronto col resto dei paesi europei.  

Sentitevi liberi di pubblicare l'articolo sul vostro sito così com'è o modificarlo a seconda delle vostre esigenze editoriali e, se interessati, abbiamo a disposizione anche immagini di corredo da poter aggiungere.

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Fonte: https://www.prontobolletta.it/news/mobility-sharing/

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L'Italia accelera nel mobility sharing, ma l'Europa va più veloce!


L'anno 2022 ha rappresentato un periodo di crescita eccezionale per il settore della Sharing Mobility sia in Italia che in Europa. Tuttavia, i dati non devono ingannare: Milano è la terza in Europa, ma il resto dell'Italia rimane pericolosamente indietro rispetto alle prime della classe in termini di mobilità sostenibile.

La crescita della Sharing Mobility in Italia post-pandemia

In Italia, il 2022 è stato caratterizzato da una crescita esplosiva nel settore della Sharing Mobility. Con un aumento del 38% rispetto all'anno precedente, il fatturato complessivo del settore in Italia ha superato i 178 milioni di euro. Un dato impressionante che riflette l'adozione crescente di servizi di mobilità condivisa da parte degli italiani (che stanno applicando comportamenti sostenibili anche ad altri settori, quali l'alimentazione, l'acquisto di abbigliamento, l'energia…). Ma cosa rende questa crescita così straordinaria?


  • Aumento dei Noleggi: il numero totale di noleggi nei servizi di condivisione dei veicoli è cresciuto del 41% rispetto al 2021, raggiungendo circa 49 milioni di viaggi. Questo supera di gran lunga i livelli pre-pandemici del 2019, con un aumento del 77%. Significa che sempre più persone stanno abbracciando la condivisione come una soluzione pratica e conveniente per i loro spostamenti.

  • Espansione dei Servizi: nel 2022, il numero di servizi di Sharing Mobility attivi nelle città italiane è aumentato da 190 a 211. Ciò significa che sempre più città stanno adottando queste soluzioni di mobilità sostenibile. Inoltre, il numero di veicoli a disposizione degli utenti è salito da 89.000 a 113.000, garantendo una maggiore accessibilità.

  • Settori in Crescita: non si tratta solo di biciclette condivise o monopattini; anche il carsharing station-based e il bikesharing free-floating hanno registrato una crescita significativa, con un aumento del fatturato stimato rispettivamente del +72% e +95%. Questo indica una diversificazione dei servizi offerti, che soddisfano le diverse esigenze di mobilità dei cittadini.

  • Leadership di Milano: Nel contesto europeo, Milano si è affermata come la terza città con la crescita più elevata nella micromobilità in condivisione nel 2023. Con 14,8 milioni di noleggi e 30.700 veicoli a disposizione degli utenti, Milano è diventata un punto di riferimento nel panorama europeo della Sharing Mobility. Tutto ciò va a favore di coloro che si trasferiscono a Milano da altre regioni d'Italia. Costoro non devono più preoccuparsi di possedere l'automobile di proprietà, in quanto la disponibilità di trasporti sostenibili facilita la loro mobilità. 


Il programma dell'Italia per favorire la decarbonizzazione dei trasporti

Un aspetto fondamentale della Sharing Mobility è la sua contribuzione alla decarbonizzazione dei trasporti. L'adozione di veicoli elettrici è un passo cruciale verso una mobilità più sostenibile. Secondo il Rapporto Nazionale sulla Sharing Mobility, l'Italia prevede di avere 6,6 milioni di veicoli elettrici e ibridi plug-in entro il 2030. Questa transizione comporterà una riduzione del tasso di motorizzazione privata, con 4,5 milioni di auto in meno entro il 2030. Questo passaggio rappresenta una pietra miliare nella lotta contro le emissioni di gas serra.


  • Impatto Ambientale Positivo: Con un aumento del 30% dell'offerta di trasporto pubblico e di Sharing Mobility, si prevede una riduzione di 18 milioni di tonnellate di gas serra. Questo rappresenta più della metà di quanto richiesto all'intero settore dei trasporti. È un contributo significativo alla lotta contro il cambiamento climatico e all'obiettivo di raggiungere emissioni zero.

  • Copertura delle Città: Tuttavia, vi è ancora una disparità tra le regioni italiane, con il 77% dei comuni nel nord che offre servizi di Sharing Mobility, rispetto al 50% al centro e al 48% nel sud e sulle isole. Ma c'è una buona notizia: nel corso di tre anni, il sud e le isole hanno recuperato il 15% di copertura, indicando una crescente adozione in tutto il paese.

  • Micromobilità a Emissioni Zero: La micromobilità a emissioni zero ha registrato una crescita significativa, con oltre 43 milioni di spostamenti registrati nel 2022. Questo settore comprende il bikesharing, lo scootersharing e il monopattino-sharing. Tutte queste opzioni stanno diventando sempre più popolari, contribuendo a ridurre l'inquinamento atmosferico nelle città.


La mobility sharing in Italia rispetto al resto dell'Europa


AUMENTO MICROMOBILITY EUROPA

Milano

+21%

Barcellona

+44%

Berlino

+306%


L'Italia presenta differenze notevoli rispetto ad altre nazioni europee in termini di mobility sharing. A Parigi, un referendum ha portato all'interdizione dei monopattini condivisi. Nel contempo, sia a Roma che a Madrid, è stata imposta una forte limitazione sul numero di fornitori e mezzi attraverso provvedimenti ufficiali. 

A dispetto di ciò, Berlino ha visto una crescita senza precedenti nel settore della micromobilità, segnando un aumento del 306% nell'arco di un anno e raggiungendo 1.700.000 noleggi dai 420.000 precedenti. La capitale tedesca domina in termini di crescita di viaggi, mentre Barcellona segue con un incremento del 44%.  

D'altra parte, Milano emerge come la terza metropoli europea in termini di crescita nel campo della micromobilità nel 2023, con un salto del 21% e circa 1 milione di noleggi in aprile. Questi numeri sottolineano come le metropoli europee abbiano adottato approcci e normative diverse nella gestione della micromobilità. 

Nonostante ciò, l'Italia sembra ancora indietreggiare rispetto ad altre nazioni europee in ambito di trasporto ecologico, mantenendo una forte inclinazione verso l'uso dell'automobile e avendo un servizio di trasporto pubblico limitato, particolarmente nelle regioni meridionali. Questa è la sintesi fornita dal terzo rapporto del progetto Osmm, che mette a confronto l'Italia con l'Europa, evidenziando l'urgenza di passare a forme di mobilità più rispettose dell'ambiente.


La cavalcata verso l'uniformazione della mobilità in Italia

La Sharing Mobility è diventata un elemento chiave nella trasformazione della mobilità urbana in Italia ed Europa. La crescita impressionante dei servizi di condivisione dei veicoli, insieme all'adozione crescente di veicoli elettrici, sta contribuendo a una mobilità più sostenibile e all'obiettivo di ridurre le emissioni di gas serra. Tuttavia, ci sono ancora sfide da affrontare, come garantire una copertura uniforme nelle città e mantenere l'offerta di veicoli al passo con la domanda crescente. La Sharing Mobility ha sicuramente dimostrato il suo valore, ma il settore continua a evolversi per soddisfare le esigenze in rapida mutazione dei cittadini.


Fonte: https://www.prontobolletta.it/news/mobility-sharing/

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venerdì 20 ottobre 2023

Conflitto in Israele e rincaro gas: è di nuovo stangata in bolletta? | Articolo per blogger.com

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L'articolo, dal titolo "Conflitto in Israele e rincaro gas: è di nuovo stangata in bolletta?" intende offrire una panoramica sull'impatto dello scontro tra Israele e Palestina sui prezzi del gas e, pertanto, sui costi delle bollette. 

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Fonte: https://www.prontobolletta.it/news/rincaro-gas/

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Conflitto in Israele e rincaro gas: è di nuovo stangata in bolletta?



Si sono già palesate le prime ripercussioni sulle quotazioni del gas a seguito dell'attacco di Hamas su Israele. Negli ultimi giorni il prezzo della materia prima sul Ttf di Amsterdam è schizzato al 50%, e sono già state rese note le prime stime di questo rincaro sulle bollette, corrispondente a un aumento di 314 euro annui. 


Come aumenteranno i prezzi di luce e gas?


Sono già evidenti le conseguenze dell'attacco dell'organizzazione estremista palestinese Hamas sul suolo israeliano sul prezzo del gas, ora sopra i 42 euro al Megawattora. Il rialzo sul Ttf di Amsterdam, il mercato europeo di riferimento, era già salito al 10% lunedì 9 ottobre, primo giorno di riapertura dei mercati dopo l'attacco ad Hamas, e ora si è attestato intorno al 50%. Questa escalation di prezzi energetici sui mercati internazionali è certamente preoccupante in chiave bolletta. 

Si stima un aumento medio delle tariffe pari al +15% sia per la luce che per il gas. Questo comporterebbe un rincaro del prezzo sulla bolletta dell'energia elettrica di 115 euro annui a nucleo familiare, per una spesa complessiva per la luce di 879 euro. Dall'altra parte, la bolletta del gas subirebbe un aumento di 199 euro annui a famiglia, portando la spesa complessiva per il gas a 1.526 euro annui a nucleo. 

In questo modo, il rincaro complessivo tra luce e gas sarebbe di 314 euro annui, per una spesa totale per le forniture energetiche di 2.405 euro all'anno a nucleo. 


Le dichiarazioni di Urso riguardo l'approvvigionamento di gas


Il ministro delle imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, ha esternato le sue preoccupazioni per l'attuale scenario geopolitico, rilasciando la seguente dichiarazione a Mattina 24 su Rainews 24: «Siamo tutti convinti che Israele abbia il diritto a tutelare la propria libertà e credo bisogna essere vigili sotto ogni aspetto. La guerra incombe e rischia di coinvolgere altri fronti, e incombe attorno a noi in Europa, come ci ricorda la guerra in Ucraina. Bisogna essere vigili, uniti e coesi in Europa per fronteggiare questa situazione di emergenza che rischia di far esplodere altre problematiche, mi riferisco per esempio a quella dell'energia come accaduto per la guerra della Russia in Ucraina, per l'approvvigionamento di gas e petrolio». 

La dichiarazione di Urso fa eco al monito lanciato dagli esperti in corrispondenza della guerra tra Russia e Ucraina, momento in cui si era resa evidente come il nostro paese fosse dipendente dall'estero per le forniture di gas


Fondi UE per far fronte al caro bollette?


Una delle soluzioni delineate dall'Italia e dalla Commissione Europea per contrastare il caro bollette riguarda lo stanziamento di fondi, secondo quanto riportato dall'Ansa. Le due istituzioni hanno intavolato una proposta di riprogrammazione dei fondi regionali Ue per un importo pari a 1,3 miliardi di euro per supportare le famiglie a fronteggiare il rincaro dei prezzi dell'energia

Tale proposta si inserisce all'interno del programma Safe, che prevede la riprogrammazione di 4 miliardi dei fondi di coesione per misure contro il caro bollette a favore delle Pmi e delle famiglie. Elisa Ferreira, la Commissaria Ue alle politiche regionali e urbane, ha dichiarato che di questi 4 miliardi ne restano circa 3,3 di cui buona parte sarà destinata ad aiutare le famiglie a contrastare il caro energia. 


Che bollette ci aspettano questo inverno?


Nonostante le conseguenze sui prezzi del gas alla luce dei recenti sviluppi in Israele vadano ad aggravarsi al panorama già poco diradato a causa della guerra in Ucraina, i principali attori europei stanno dialogando tra loro al fine di adottare delle soluzioni che facciano fronte al rincaro delle bollette. 

La situazione spaventa ancora di più se si pensa che la problematica è sorta in concomitanza con il periodo peggiore dell'anno, ossia "Nei mesi invernali quando gli italiani accendono gli impianti di riscaldamento e concentrano l'80% dei consumi annui di gas", secondo quanto riportato da Assoutenti. Ciononostante, piani come il Safe lasciano intravedere un barlume di speranza per le famiglie italiane, che tramite la riprogrammazione di fondi potrebbero non incorrere in una nuova stangata in termini di costi di forniture energetiche


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mercoledì 20 settembre 2023

Bonus Trasporti: il "Click Day" di Ottobre offre una nuova chance | Articolo per blogger.com

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Mi chiamo Teresa Monaco e sono una Redattrice per il Blog di ProntoBolletta.

Vi contatto per presentarvi il nostro ultimo articolo: "Bonus Trasporti: il "Click Day" di Ottobre offre una nuova chance", che parla di un sostegno economico messo a disposizione dal governo chiamato "Reddito d'infanzia", per aiutare i genitori con le spese dei propri figli.

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Fonte: https://www.prontobolletta.it/news/bonus-trasporti-2023/

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Bonus Trasporti: il "Click Day" di Ottobre offre una nuova chance

Dopo il notevole successo del "click day" di Settembre, migliaia di cittadini attendono l'1 Ottobre, data in cui potranno richiedere nuovamente un contributo economico, noto come bonus trasporti, per aiutare a coprire i costi degli abbonamenti ai trasporti pubblici. 

Questo incentivo, introdotto nel 2022 e rinnovato nonostante le previsioni iniziali di conclusione ad agosto 2023, si presenta come una boccata d'aria per chi ha avuto difficoltà economiche nell'anno precedente e per tutti coloro che affidano i propri spostamenti al trasporto pubblico.

Caratteristiche e Dettagli del Bonus Trasporti

  • Valore e Ambito d'Utilizzo: Il bonus trasporti offre un contributo economico fino a 60 euro. Questa somma può essere utilizzata per acquistare abbonamenti di trasporto pubblico su diversi livelli: locale, regionale, interregionale e nazionale. Un fattore cruciale è che se il costo dell'abbonamento è inferiore al valore del bonus, la differenza non può essere recuperata o spesa in altro modo. Ad esempio, se un abbonamento mensile costa solo 30 euro, la rimanenza del bonus non verrà utilizzata, come accade spesso per gli studenti.

  • Requisiti di Reddito: Una delle condizioni fondamentali per poter accedere a questo bonus è legata al reddito. Chi desidera richiederlo non deve avere avuto nel 2022 un reddito superiore ai 20.000 euro. Questa misura è stata pensata principalmente per sostenere chi ha avuto maggiori difficoltà economiche nell'anno precedente e ha bisogno di assistenza. Per i giovani, è rilevante sottolineare che, nel caso in cui un genitore intenda richiedere il bonus per un figlio minore, sarà preso in considerazione il reddito del minore e non quello del genitore.

  • Procedure di Richiesta: Per richiedere il bonus trasporti, gli interessati devono possedere o lo Spid o la Carta d'Identità Elettronica (Cie). Questi due strumenti, divenuti ormai familiari alla maggior parte dei cittadini italiani, sono essenziali per facilitare e velocizzare le procedure burocratiche online.

Dal Passato al Futuro del Bonus Trasporti

Il Decreto Aiuti del 2022 ha introdotto questo incentivo, e nonostante le risorse previste fossero inizialmente esaurite ad agosto 2023, la rinascita è avvenuta il 1° Settembre. Questo grazie ai fondi residui dei mesi precedenti, una dimostrazione di quanto sia stata apprezzata e sfruttata l'iniziativa per risparmiare sui costi dei trasporti. A Settembre, in particolare, sono stati assegnati oltre 24.000 bonus, terminando i fondi residui del mese di Agosto. Questi fondi, vale la pena sottolinearlo, ammontavano a ben 1.395.915 euro.

Il fatto che non tutti spendano interamente il bonus ha portato a fondi residui non spesi. Questa somma, accumulata mese dopo mese, rappresenta una riserva preziosa per i mesi successivi. Questo fenomeno ci fa prevedere un altro "click day" a Novembre, con la probabilità che vengano utilizzati i fondi residui dell'Ottobre.

Il bonus trasporti si è rivelato un valido supporto per i cittadini e un successo per l'ente erogatore. Nonostante alcune sfide, come l'esaurimento dei fondi e la necessità di rifinanziamento, ha dimostrato di essere una misura flessibile e adattabile alle esigenze della popolazione. Con l'arrivo di un nuovo "click day" ad Ottobre, e probabilmente un altro a Novembre, l'attesa dei cittadini è palpabile. La speranza è che in futuro, con un occhio di riguardo all'energia e alla sostenibilità, iniziative simili possano continuare a supportare chi ne ha più bisogno.

Fonte: Studio ProntoBolletta

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